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Il link del titolo di questo post porta all blog di arstechnica, l'articolo migliore che ho trovato fin'ora, che mi ha spinto a commentare la notizia; sulla pagina del comunicato stampa di Oracle si trovano comunque tutte le ragioni dell'azienda.
Personalmente ho trovato molto interessante DBXML, versione XML nativa di Berkeley DB. Ho cominciato a leggere la documentazione e fare qualche prova sul mio portatile con Ubuntu, e le prime impressioni sono favolose. Per lavoro maneggio milioni di documenti XML, e questo database mi apre muovi e interessantissimi orizzonti. È un db XML nativo, quindi è possibile immagazzinare direttamente i documenti e poi eseguire query con XQuery e indicizzare il contenuto.
L'acquisizione di Oracle continua, a mio giudizio, la politica di mettere le mani nei prodotti open-source, e nello stesso tempo offrire una gamma di prodotti diversificata, ma questo è puro marketing. Dal punto di vista tecnico stiamo parlando di prodotti molto diversi (es. InnoDB di mysql), che non vanno a cambiare l'ordine delle cose.
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