Dopo gli entusiasmi iniziali dati dalla lettura del capitolo del manuale che parla di cluster mysql, mi sono imbattuto verso la fine nelle "Known limitations"; infatti il server mysql in realtà poggia le proprie capacità di clustering sul motore del database, ovvero ciò che immagazzina effettivamente i dati, separato dal server che li elabora. Per fare un paragone, siamo sempre nel caso della differenza tra le tabelle myisam e innodb: se le prime possono avere indici fulltext, le seconde no, ma hanno le transazioni.
Per il cluster c'è un altro motore di database chiamato NDB, che ha caratteristiche sue particolari e deve essere specificato in fase di creazione delle tabelle; le tabelle che andrete quindi a creare nel cluster non saranno né myisam né innodb.
- Gli indici fulltext non sono supportati, come i tipi di dati geografici
- Il livello di isolamento è read committed (c'è da capire come si comporti il database in un caso reale con gli accessi contemporanei - le prove fatte in passato non erano molto confortanti)
- Tutte le righe delle tabelle sono di lunghezza fissa (!)
- La lunghezza massima di ogni riga è di 8 KB (!)
- Nessun supporto per foreign key
Come al solito ci si trova davanti ad un prodotto innovativo, ma con pesanti limitazioni, che possono anche annullare i vantaggi. Tipico alla mysql.
Spero di potere presto fare qualche prova.
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