18 novembre 2010

Solaris 11 Express è arrivato

Un paio di giorni fa Oracle ha rilasciato Solaris 11 Express.

Grande varietà di formati di installazione: testo, automatizzata e live, e c'è anche la versione usb di tutt'e tre; viene anche messo a disposizione tutto il software per creare un repository locale.

È ora possibile valutare con mano le intenzioni di Oracle per il futuro di Solaris.
Dalle prime prove che ho fatto, lo sforzo per evolvere tecnologicamente Solaris è evidente e promette bene per Solaris 11, il cui rilascio è previsto per il 2011.

Altre pagine lente in Enterprise Manager aggiornato

Mi sono trovato in una strana situazione dopo l'aggiornamento di due database a 10.2.0.5: una pagina di Enterprise Manager, la Top Activity, ci metteva 5 minuti ad essere visualizzata; in un altro caso le pagine di ASM risultavano irraggiungibili, come ogni tanto accade.

Il primo caso era effettivamente inusuale: nessun carico sulla CPU, nessuna query strana, nessuna attività a disco.
È risultato dal log applicativo che era colpa di un timeout di una connessione SSL alla porta di default di EM, nel file emoms.properties. Il mio EM era infatti configurato in http, mentre l'aggiornamento riconfigura EM in https, ma a quanto pare scrive qualcosa di irregolare nel file (EMD_URL in maiuscolo?), in modo che, riconfigurando EM in http, la linea emd_url rimane con un URL https.

L'effetto collaterale è stato di risolvere anche il secondo problema, che ha richiesto anche il riavvio dell'agente sul secondo nodo del cluster.

09 novembre 2010

Solaris 11 Express sta arrivando

Oracle sta finalmente rivelando in pratica come sarà lo sviluppo di Solaris.

Entro fine anno vedrà la luce Solaris 11 Express, che precede Solaris 11, il quale a sua volta uscirà nel 2011.

Le nuove caratteristiche di Solaris 11 Express sono visibili nelle slide di Lisa 2010 in questo blog post. E sì, è inclusa la deduplica in ZFS!

Nella prima slide trovo la conferma di quello che ho sempre pensato delle nuove strategie: Solaris sta diventando il sistema operativo per i sistemi high-end, mentre per tutti gli altri sistemi c'è Oracle Enterprise Linux, ora col nuovo kernel Oracle.
"Oracle Solaris: The Mission Critical OS. If It Must Work, It Runs on Solaris"

13 ottobre 2010

Oracle 11.2.0.2, i patchset cambiano

Grandi novità per i patchset Oracle.

A cominciare dal patchset 11.2.0.2, i patchset saranno delle installazioni complete del software, quindi, per le nuove installazioni, non sarà più necessario installare il software di base (11.2.0.1), scaricare i patchset e applicarli.

Il patchset, enorme (4.7 GB), è infatti formato da 7 file zip: i primi due per il database (anche RAC), poi Grid, Client, Gateways, Examples e Deinstall, che finiscono ognuno nelle rispettive directory.

Per le installazioni esistenti, la grande novità è l'out-of-place upgrade, consigliato rispetto al tradizionale in-place upgrade: la nuova versione del software viene installata in una nuova ORACLE_HOME, senza intaccare quella vecchia, e alla fine dell'installazione viene migrato il database alla nuova versione. Ciò ha due vantaggi principali:
  1. Il downtime è minore: non è più necessario fermare il database e i processi per installare il nuovo software.
  2. Il vecchio software rimane al suo posto, in tal modo viene facilitato il ritorno alla vecchia versione (prima bisognava fare il backup manuale).

Il programma di installazione ora può scaricare patch per sé e per il database direttamente in fase di installazione, eliminando tutti i problemi di aggiornamento in questa fase.

Le novità di management si trovano nella "New features guide", ora aggiornata al patchset.

31 agosto 2010

Stato di Btrfs

In questi giorni era in programma un webcast Oracle sullo stato dello sviluppo di Btrfs, il nuovo filesystem open-source sviluppato da Oracle sulla falsariga di ZFS di Solaris.
Btrfs è ormai incluso nel kernel Linux dalla versione 2.6.30, anche se rimane comunque in sviluppo e non è idoneo per l'entrata in produzione.

Come ZFS, Btrfs si focalizza sul superamento di tutti i limiti dei filesystem tradizionali, quali le dimensioni massime di file e filesystem, la gestibilità e la scalabilità all'aumentare delle dimensioni dello storage, e la sicurezza e affidabilità dell'I/O.
La "novità" tecnologica principale su cui si basa la gran parte delle meraviglie di ZFS e Btrfs è il COW (Copy On Write), ovvero il metodo per cui non vengono mai modificati o rimossi i blocchi esistenti, ma ogni operazione di scrittura alloca una nuovo blocco, fino ad esaurimento dello spazio disponibile.

Le differenze da ZFS si possono riassumere nelle seguenti, almeno a quanto ricordo:
  • Snapshot scrivibili: interessantissimo, permette nuovi e inediti scenari di versioning, backup, test, tutti praticamente a costo zero e istantanei.
  • Deframmentazione online: il COW ha come effetto collaterale un'alta deframmentazione. Penso che comunque la deframmentazione non sia molto importante in un ambiente SAN.
  • Conversione da ext3/4: esiste un tool di migrazione dei dati esistenti che sfrutta lo spazio libero dei volumi ext3/4.
  • Ottimizzazione per SSD: esistono delle opzioni di mount per i dischi SSD, che per esempio non hanno bisogno di routine anti-frammentazione in scrittura.
RAID 5/6 sono ancora assenti; sono invece molto sviluppati ed efficienti in ZFS.

È importante sottolineare che per Btrfs non è previsto il funzionamento come cluster filesystem.

Ho guardato il webcast in differita, quindi non ho potuto fare domande, anche se quelle che ho sentito erano molto interessanti e facevano capire che l'audience aveva più o meno gli stessi dubbi e interrogativi sulla genesi e sul futuro del progetto Btrfs, visto che ora Oracle Solaris ha ZFS in produzione (e di conseguenza in manutenzione).

Il webcast è disponibile a questo indirizzo.

26 luglio 2010

Dove sono finiti Solaris e ZFS

All'inizio di luglio ho ricevuto una newsletter Oracle che parlava dei nuovi storage basati su hardware Sun.
Al momento non ho prestato molta attenzione all'annuncio, considerando che era abbastanza ovvio che la produzione di server Sun venisse mantenuta o ampliata. Confesso di avere trascurato la parola storage.

Arriverò anche per ultimo a rendermi conto di quanto sta accadendo per le tecnologie Sun in casa Oracle, ma sono mesi che attendo la "prossima" release di Opensolaris per poter provare, anzi utilizzare direttamente, le nuove mirabolanti caratteristiche di ZFS, e nulla si muove.
Sta di fatto che le release di Opensolaris (e Solaris, presumo) sembrano congelate a tempo indefinito. È possibile solamente scaricare le versioni beta di OS fino alla build b134.

Oggi mi sono imbattuto in una pagina web dove si citava Sun Unified Storage, che mi ha richiamato quella newsletter, che qualche ricordo aveva lasciato.
Ebbene ho "scoperto" che ZFS è la tecnologia su cui si basa la serie 7000 degli storage server.

Non serve dire altro: a mio parere ZFS era/è una tecnologia con un valore aggiunto elevatissimo, tale da giustificare da solo gran parte dell'acquisizione di Sun, valore comunque troppo elevato per lasciarla gratuita. Non resta che sperare che Opensolaris continui per la sua strada.

04 maggio 2010

È uscito 10.2.0.5, l'ultimo patch set per 10gR2

Come da titolo di questo post, è uscito da qualche giorno il patch set 10.2.0.5, l'ultimo patch set per Oracle 10gR2, per ora disponibile solo per Linux 32 e 64 bit.
Gli eventuali aggiornamenti futuri arriveranno sotto forma di patch set updates (PSU).

30 marzo 2010

Solaris 10 non è più gratuito

Dopo una lunga pausa invernale senza rilevanti novità da scrivere sul blog, oggi mi sono imbattuto in una novità poco gradita: Oracle ha modificato i termini di licenza di Solaris 10, obbligando gli utenti a sottoscrivere un contratto di supporto per potere utilizzare il software.

Per me è un po' un colpo basso: anche se OpenSolaris rimane libero e liberamente utilizzabile, Solaris 10 era, a mio parere, l'unica piattaforma alternativa a Linux e ben più stabile complessivamente.
OpenSolaris è praticamente inutilizzabile per installare Oracle, primo perché totalmente non supportato e poi perché mancante di molti pacchetti richiesti in fase di installazione e non facilmente sostituibili.
OpenSolaris è inoltre molto più orientato al desktop, non al server.
Certo, è probabile che il supporto non sarà un costo insostenibile per le aziende di qualsiasi dimensione, ma rimane sempre un possibile motivo di mancata preferenza rispetto ad altre piattaforme.

Come da me a grandi linee previsto, Solaris è destinato a diventare il sistema operativo d'elite per server Oracle, mentre Linux è destinato al mercato di fascia medio-bassa. Ciò potrebbe avere però ripercussioni su OpenSolaris e la comunità free in generale; staremo a vedere.