10 maggio 2009

ZFS: ancora novità a manetta

Lo sviluppo di ZFS continua a sorprendermi: basta attendere qualche mese ed escono delle novità che si potrebbero definire stupefacenti per qualcosa che è "solo" un filesystem.
In ambiente Solaris le novità tecnologiche si possono provare solo in OpenSolaris, che è la versione free ma anche più avanzata di Solaris.

Ecco le ultime novità su ZFS:
  • Snapshot automatici: necessari in realtà per la feature di time-slider di OpenSolaris.

  • Cache devices: è possibile introdurre un ulteriore livello di cache a disco aggiungendo ai pool dei device che hanno la sola funzione di contenere dati perlopiù a sola lettura. Ciò può aumentare le prestazioni per sistemi a lettura casuale. È interessante che il filesystem stesso decide quali blocchi devono stare in cache e quali no; ZFS ha sicuramente una maggiore cognizione di causa sulla natura dei dati in transito rispetto alla cache del controller. Potenzialmente vengono divise le attività di sola lettura da quelle di scrittura; ciò potrebbe eliminare una eventuale contesa di risorse (le meccaniche dei dischi) in due operazioni molto diverse tra loro, costituendo un enorme vantaggio per molti ambienti.

  • Log del filesystem (ZIL) su device separati: l'intent log di ZFS può essere allocato su device diversi dai dischi che compongono lo storage pool. Per i database è interessante poiché si possono usare dei device molto veloci e di capacità (e costo) limitata per la scrittura sincrona dei dati, tipicamente le chiamate sync() durante la scrittura dei redo log. Questa non è propriamente una novità di per se, ma non ne ho mai fatto menzione.

L'elenco esteso di tutte le novità è reperibile nella pagina apposita del manuale.

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